Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866

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  • 1866
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866

Egli disse che tre elettori non arrivavano al numero sufficiente per comporre l'uffizio.

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L'onorevole Napoli avendo riportato un numero di voti superiore al terzo degl'iscritti ed alla metà dei votanti fu proclamato deputato del collegio

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questa elezione, giacchè questi sei voti non cambierebbero il risultato anche quando fossero tutti e sei aggiunti al competitore Paternostro.

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Ad ogni modo, quello che riguarda la divisione delle sezioni è affare che spetta al ministro dell'interno, e siccome abbiamo già convalidata la

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Gli elettori di questa sezione sommano in tutto al numero di sei; si trovavano assenti dal comune tre elettori, intervennero quindi tre soli elettori

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presidente. Si dà atto al signor ministro della marina della presentazione di questo progetto di legge, che sarà stampato e distribuito.

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presidente. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione generale intorno al progetto di legge relativo all'esercizio provvisorio dei

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conte di San Martino nella passata Legislatura fu il primo che portò innanzi al Parlamento, che propose al Parlamento ed al Ministero la politica del

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solo che quand'anche sedessero al banco dei ministri e l'onorevole Crispi, e l'onorevole Mordini i quali siedono nella parte più avanzata di questa

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La Camera conscia del pericolo è fatta sensibile al dolore d'Italia, e sta nominando una Commissione perchè provvegga alle finanze il più presto e

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Per queste ragioni, dunque, io non potrei dare un voto di sfiducia nè anche al ministro degli affari esteri.

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Parlamento, acclamato dall'Italia, sia buono, sia cattivo, importa alla dignità nostra, al nostro onore di mantenerlo. Io non ho mai sperato, nè spero

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dall'oggi al domani può mutare opinione.

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«Considerando che al Corpo legislativo francese è piaciuto asserire che la Convenzione 15 settembre lealmente eseguita, sarà una nuova garanzia della

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provvisorio, quanto al voto di fiducia se il Ministero me lo chiama in genere, riservando il mio voto sulle questioni poi di finanza, allorchè la

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i quali al male gravissimo propongono un rimedio radicale; cioè un nuovo ordinamento militare, l'armamento secondo il sistema svizzero ed americano

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Per la libertà osserverò appena che più facilmente ci sarà contrastata dalla reazione interna, fin quando sarà forte delle baionette austriache al

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Essa non giustifica, ma incoraggia pur troppo quel funesto sistema delle vendite, dei prestiti; sistema empirico, al quale potrebbe applicarsi la

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consacrati al sollecito riscatto e non adoperati come puntello del provvisorio. Con ciò intendo rispondere al mio egregio amico Ricciardi il quale espresse

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E deve esser così, perchè quando abbonda il coraggio al martirio, non può mancare al dovere.

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nell'esercito austriaco e portarono lo sgomento fino al Gabinetto di Vienna, che oggi dalla politica e dalle arcadiche speranze del Governo italiano è

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l'abbraccio dell'Austria, non vi sarà mai un Ministero che possa accettarlo ed imporlo al paese.

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Bisognerebbe riformare tutti gli organici giudiziari ed amministrativi, semplificandoli, e riducendone il personale al minor numero possibile, e, per

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Far ritornare le cancellerie mandamentali dei tribunali al sistema che esisteva prima del 1860 nel ex-reame di Napoli, e decretare un'onesta tariffa

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In queste annualità l'interesse del capitale dovrebbe figurare ad un tasso non superiore al 4 per cento, tasso in rapporto approssimativo della

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Tutti gli stipendi di oltre le 250 lire al mese, della somma che oltrepassa questa cifra il Governo ne pagherebbe la metà, e di più si stabilirebbe

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Si facciano le provvisioni militari dai comandi di reggimento stessi, che al certo riusciranno vantaggiose, poichè darebbe luogo alla concorrenza

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che non sono di assoluta necessità non solo, ma, quando il caso lo volesse, si deve ridurre anche il necessario fino al possibile.

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Una volta determinata la quotità di queste annualità, sarà facile al Governo di farne l'applicazione all'esecuzione degli obblighi che pesano

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Io comprendo tutte le ragioni addotte dai nostri colleghi, i quali vorrebbero differire ogni giudizio intorno al Ministero, sino a che siasi potuto

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Signori, noi siamo tra il male d'una crisi ministeriale (che anche evitandosi ora, non potrebbe evitarsi fra qualche giorno) e quello di mancare al

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Così si economizzerebbero le spese di innumerevoli amministrazioni, e si otterrebbe il pareggio del bilancio in modo positivo e meno odioso al paese

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Quanto a me, il mio partito è già preso; ho chiesto di parlare per spiegarne le ragioni. Io do il mio voto di fiducia al Ministero, e glielo do

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Quanto al debito pontificio la nostra obbligazione è chiara. Noi ci siamo impegnati ad entrare in negoziati per assumere una parte proporzionale del

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noi chiesto unicamente che non si ammettesse intervento austriaco nei suoi Stati: ma non abbiamo mai chiesto che si proibisse al papa di avere un

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Altra volta, quando io sedeva al Ministero di finanze, ebbi il pensiero della divisione dei cespiti d'imposta tra i comuni e lo Stato, ma mi parve

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discorso dell'onorevole Sella del 1° dicembre 1862, avrebbe veduto come quella organizzazione fosse già fatta quando io entrai al Ministero. Era mio

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che la quota stabilita sui redditi denunziati al disopra delle 500 lire, sia solo del 6 per cento, noi avremmo un gettito di quest'imposta di oltre

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ordinarie colle spese straordinarie. L'Italia ha da giungere al più presto al pareggio delle spese ordinarie colle entrate ordinarie; questa è una

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, bisognerebbe restringerla al 2 per cento, e così si saprebbe almeno, e sì saprebbe chiaramente dai contribuenti tutti, che fatta la denuncia e

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proprietà immobiliari si progettano leggi, che attentano al diritto di proprietà e di legittimo possesso, anche pria della sanzione, s'ingenerano

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In conseguenza io non entrerò in una discussione minuta intorno al progetto di legge presentato dall'onorevole Scialoja.

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forze, che conosco troppo quanto io poco posso suggerire alla Camera ed al paese, ed in conseguenza prego anzi tutto la Camera a volermi essere

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Ho sott'occhi una statistica di quanto i servizi pubblici costano in Europa in ragguaglio al numero delle popolazioni.

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Ed in questo io non credo far altro, come deputato, che il mio precipuo dovere e di concorrere col mio granello di sabbia al consolidamento

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gravi, ed in questi studi, che ben condotti potranno arrecare grande utilità al paese.

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Ora, quando parliamo di finanza, cosa abbiamo? abbiamo i contribuenti che sono i cittadini italiani, o che contribuiscano questi al comune, o che

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consorzio, al concorso di quota provinciale, al concorso sui rami mandamentali, e via dicendo, non che alla manutenzione delle strade nazionali e

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2° Seguito della discussione intorno al progetto di legge relativo all'esercizio provvisorio de' bilanci del 1866.

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dell'attuazione. Ma sanzionate il principio, e quando lo avrete sanzionato, sapete che vantaggio avrete? Che si crederà al vero assetto dell'Italia.

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